|
|
Per questi motivi, non è sufficiente calmare il dolore e l' infiammazione, è necessario, anche e soprattutto, restaurare una migliore meccanica vertebrale, affinché le crisi non si scatenino più su dei semplici piccoli "movimenti sbagliati". Una buona meccanica vertebrale deve permettere un utilizzo normale della colonna vertebrale, senza che si sia obbligati a fare sempre attenzione a tutti i gesti. Se questo non c’è avremo un terreno fertile per il “colpo della strega” su cui un movimento anche minimamente “scorretto e brusco” va a creare un’alterazione strutturale, una distorsione vertebrale e quasi sempre al dolore si accompagna una marcata rigidità muscolare in tutto il corpo.
Il dolore può insorgere in maniera acuta (comunemente detto colpo della strega) o in maniera sorda e costante (lombalgia cronica) comunque essere prodotto da diverse cause: uno sforzo eccessivo, una caduta che produca un trauma distorsivo – contusivo, patologie cronico degenerative quali artrosi, stenosi lombare, sindrome della cauda equina, problematiche capsulo-legamentose, stiramento della muscolatura, ecc. La risposta dell’organismo al dolore è una contrattura antalgica della muscolatura lombare che aumenta la sensazione dolorosa accompagnandola a una marcata difficoltà nel movimento del tronco.
Il trattamento della lombalgia non è semplice, dipende dalla severità dei sintomi piuttosto che dalla severità delle lesioni, e il giudice finale del risultato è il paziente stesso, tenendo presente che ognuno ha la propria percezione del dolore. Lo scopo del trattamento è quindi quello di riequilibrare il corpo in modo da rivitalizzare l’organismo che in genere si trova atteggiato in stato di difesa sia a livello muscolo-scheletrico che a livello organico, emotivo: fattori che modificano la postura e che poi possono scatenare vari sintomi fra i quali uno dei più frequenti è la lombalgia. Si interviene riequilibrando il piede, il ginocchio, il bacino, la colonna vertebrale, ecc., in poche parole è importante ristabilire la mobilità lì dove è perduta nonché riequilibrare le pressioni sopra e sotto diaframmatiche.
|