La moxibustione (o Moxa) è un metodo terapeutico specifico della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) che consiste nell’applicazione prolungata di calore mediante il sigaro di moxa (moxa stick) su punti e meridiani tipici dell’agopuntura, applicato in prossimità di un’area cutanea da trattare, o mediante l’applicazione di uno o più coni di artemisia direttamente sulla superficie cutanea. Oggi il materiale principale impiegato per la moxibustione è la “lana di moxa”, una lanugine ricavata dalle foglie dell’Artemisia Vulgaris. Durante l’utilizzo viene liberato un odore particolare e si sviluppa un calore moderato e penetrante nella cute, riscalda i meridiani, regola la circolazione sanguigna ed energetica; è indicata anche nella prevenzione delle malattie. E’ indicata in caso di dolori articolari legati al freddo, all'umidità, all’artrosi, in problematiche quali la bronchite e l’asma.
Particolarmente interessante è il suo utilizzo in gravidanza quando verso la 35° settimana di gestazione, può essere usata per stimolare il rivolgimento di un feto dalla presentazione podalica (oggi indicazione al taglio cesareo) a quella cefalica; il trattamento in genere verrà ripetuto, anche quotidianamente, per almeno una decina di giorni durante i quali saranno monitorati ecograficamente i movimenti fetali.